La Certosa: quando il cimitero diventa teatro

La Certosa, il cimitero monumentale di Bologna, diventa teatro per una notte.
Un evocativo viaggio notturno fra le mura della Certosa che per una notte, sabato 10 Settembre, vedrà la messa in scena dello spettacolo teatrale Ypnòs ideato da Emiliano Bulgaria e interpretato da Luisa Vitali, Teresa Fava e lo stesso Bulgaria della compagnia teatrale Rimachèride.
Scoprire attraverso il teatro
Ambientato nel XIX secolo, lo spettacolo è un’occasione per scoprire e apprezzare la sala della Pietà e la ristrutturata Sala del Pantheon in maniera del tutto nuova, immersi in un’atmosfera affascinante fra mistero e para-scienza.
Protagonista della pièce è una ragazza fuggita dalla povertà della campagna per tentare una chimerica carriera nel mondo della lirica. Purtroppo, però, verrà sedotta e abbandonata da un ambiguo ricco signore. La violenza subita dalla giovane e il successivo ritrovamento del corpo tumefatto daranno la possibilità ad un noto ipnotista e mesmerizzatore di tentare di ricostruire gli avvenimenti.
L’arte per l’arte
Associazione Rimachèride e Certosa non sono nuove a iniziative di questo genere. Entrambe vantano una collaborazione caratterizzata da un fitto calendario di spettacoli “inusuali” dimostrando come teatro, scultura e pittura possano completarsi e aiutarsi a vicenda. Infatti, con la vendita di ogni biglietto del costo di 10€, verranno donati 2€ alla valorizzazione del grande patrimonio artistico della Certosa.
La Certosa
Meta di grandi personaggi come Lord Byron, Dickens e Freud, il cimitero della Certosa di Bologna rispecchia a pieno la bellezza della città. Non è un caso, infatti, che al suo interno si possa tranquillamente passeggiare sotto splendidi portici alla pari di quelli nel centro urbano.
Fondata nel 1801, riutilizzando le strutture del convento certosino del 1334, la Certosa è un museo a cielo aperto dove è possibile trovare esempi d’arte italiana che vanno dal Neoclassico al decadentismo Ottocentesco fino al Razionalismo architettonico di metà ‘900. D’altronde, un luogo così affascinante non poteva che essere l’ultima dimora di grandi nomi, primi fra tutti i bolognesi Giosuè Carducci, Giorgio Morandi, Ottorino Respighi e Lucio Dalla.