Uragano Matthew: 339 morti a Haiti

Domenica e lunedì scorsi l’uragano Matthew si è abbattuto su Haiti. Ad oggi i morti sono 339 e Obama dichiara lo stato di emergenza.
Rischio disastro umanitario
È da dieci anni che un uragano di questa portata non si abbatteva ai Caraibi. Matthew, declassato da categoria 4 a 3 della scala Saffir-Simpson, potrebbe superare il record di longevità detenuto dall’uragano Ivan che ha portato devastazione nel 2004 per 10 giorni.
Durante il suo passaggio l’uragano Matthew ha provocato numerosi danni: ha inondato più di 2000 abitazioni, danneggiato 10 scuole e distrutto più dell’80% delle coltivazioni dell’isola. Il bilancio è parziale e rischia di peggiorare nei prossimi giorni.
Sol gas station in Miragoane. #HurricaneMatthew pic.twitter.com/hyvRVra2dM
— HaitiXchange (@HaitiXchange) October 4, 2016
Annunciato lo stato di emergenza
Il paese, che ha avuto già grossi problemi nel rimettersi in sesto dopo il terremoto del 2010 che causò 300 000 morti, ora è in stato di emergenza assoluta. Secondo l’Unicef, sono 4 milioni i bambini che rischiano di morire di fame a causa della distruzione delle piantagioni; mentre il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha già annunciato lo stato di emergenza.
Lungo la costa sud orientale degli Stati Uniti, dalla Florida alla Georgia passando per South e North Carolina, è stata ordinata un’evacuazione come non si vedeva dai tempi di Sandy nel 2012, e che interessa quasi tre milioni di persone. Matthew, infatti, potrebbe abbattersi con venti superiori ai 230 chilometri orari e gli effetti potrebbero essere devastanti anche per le zone interne.