Morto Dario Fo, Giullare e Nobel della Letteraura

Ricoverato da giorni a Milano per problemi polmonari, Dario Fo muore lasciando un incredibile patrimonio intellettuale e un grande vuoto affettivo.
Il giullare della cultura
Drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista italiano, Dario Fo è stato uno dei pochi letterati e intellettuali italiani acclamato in tutto il mondo prima ancora che in Italia. Da 12 giorni ricoverato per problemi polmonari all’ospedale Sacco di Milano, Dario Fo muore a 90 anni senza perdere colpi neppure in punto di morte e dal letto in cui è ricoverato ironizza:
È come una sfida a ramino. Puoi vincere o perdere, ma quel che conta è la partita.
L’uomo che non temeva la morte
Nato il 24 Marzo del 1926 in un paesino del lago Maggiore da una semplice famiglia borghese, Dario Fo non immaginava una vita tanto splendente. Dal successo del “Mistero buffo” del ’69 all’impegno politico in “Morte accidentale di un anarchico” fino alla vittoria del Nobel per la Letteratura nel 1970.
Un successo straordinario per una vita altrettanto inusuale che grazie al suo estro creativo e al fortunatissimo incontro con la moglie Franca Rame, compagna nella vita e nell’arte, ha prodotto capolavori della letteratura e del teatro, oggi una delle più importanti eredità per l’Italia e per la cultura internazionale, e sopratutto una delle voci satiriche più influenti e pungenti di tutti i tempi. Anticonformista e anticlericale per eccellenza si è sempre espresso con acuto giudizio e immancabile ironia sulla situazione politica dando voce ai suoi pensieri senza paura di ripercussioni. Un uomo esemplare durante la vita e dopo:
Non temo la morte ma neanche la corteggio. Se hai campato bene è la giusta conclusione della vita.